Cosa hanno in comune una giovane fotografa, colori sgargianti e cibo ambientato in location super- pop? Stiamo per varcare la nuova frontiera della fotografia di food, e tutto grazie alle nuove e fresche immagini di una giovane e promettente fotografa: Liz Wolfe.
Fotografa e artista Canadese che con le sue immagini gioca con le cromie, elementi di contorno, composizione… facendo riconoscere in ogni suo scatto la sua inconfondibile firma. Immediata.
Già tempo fa grazie a Ginger&Tomato ci siamo addentrati nel mirabolante mondo di chi del cibo come comunicazione ne ha fatto un serissimo hobby, chi addirittura ci vive lavorando duramente e proponendo idee sempre nuove per parlare attraverso l’arte culinaria. Come per esempio tutti i foodblogger che imperversano nella rete tra gare, concorsi e nuove ricette, oppure la nuova interessante moda che si sta diffondendo finalmente anche in Italia, di catering multi-sesnsoriali ed eventi socio-gastronomici.
Questa è la volta di Liz Wolfe., colorata, surreale ed eccessiva. Da una visone del cibo sicuramente singolare e personalissima. Non si può che rimaere colpiti, nessuno è indifferente alle sue interpretazioni di ingredienti, elementi e contesti. Questo scricciolino di ragazza ha una fucina di idee e di visioni da far impallidire il più fanatico dei fanatici in ambito enogastronomico.
La suddetta signorina riesce a mescolare teste di coniglio, zampe di gallina, lollipop e brintallini in composizioni su fondi a squillanti colori, trasformando il cibo in un poetico giocattolo. Vedere per credere.
Le immagini di Liz Wolfe parlano praticamente da sole. Ha fondamentalmente scoperto l’arte di mescolare e rimescolare il quotidiano, elementi di infanzia e cibo, per creare situazioni più o meno inquietanti.
Lo ammetto, sono rimasta davvero folgorata, innamorata e conquistata da questa giovane artista canadese. Ha trovato un modo tutto suo e sicuramente efficacie, perchè è palesemente sincero: nuda e cruda interpretazione di ricordi e desideri legati al cibo. Tutto quello che dall’infanzia sei abituato a mettere sotto i denti, e come tutti i bambini cominci a fantasticare e giocare co quello che hai nel piatto.
E’ vario il suo portfolio, traccia le sue visioni, spazia da auto scatti a veri e propri still life. Nature morte che sembrano uscite da Alice nel paese delle meraviglie o anche dalla Fabbrica di cioccolato. Tra trash e pop, tra cucina e fotografia, il tutto condito con ricco ed abbondante pink-food-pop.
Avete ancora dei dubbi su l’arte di interpretare il food??