Sambuco (Sambucus nigra)
Francese: sureau; Inglese: elderberry; Spagnolo: saúco; Tedesco: holunder.
Caratteristiche generali
Il Sambuco è un arbusto della famiglia delle Caprifoliaceae che può raggiungere i 10 metri d’altezza. Ha foglie opposte con picciolo dilatato alla base, e fiori profumati dal calice tubulare. Il frutto è una caratteristica drupa di colore nero lucente, dal succo violaceo.
Varietà
Il genere Sambucus conta decine di specie, tra cui il Sambucus peruviana o il Sambucus racemosa, dalle bacche rosse .
Diffusione
In Italia il sambuco cresce fino alle zone montane, prediligendo i ruderi, le rupi, le siepi, i fossi, sempre esposto o semiesposto al sole. La pianta è molto diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo.
Proprietà
Il sambuco (foglie e frutti) ha proprietà sudorifere, diuretiche, lassative, antinevralgiche, emollienti, antireumatiche.
La tisana di sambuco è ottima per la tosse, il raffreddore, l’influenza e l’asma, mentre i frutti sono buoni lassativi.
Raccolta e Conservazione
La raccolta dei frutti avviene tra agosto e settembre, meglio se utilizzando caratteristici pettini per bacche.
I frutti possono essere utilizzati freschi o surgelati, stando attenti (!) a non assumerli acerbi o crudi, per via della loro tossicità.
Principali impieghi in cucina
A sorpresa, il sambuco trova numerosi impieghi in cucina. I fiori si utilizzano, oltre che per farne liquori o sciroppi, per macedonie, insalate, frittate, possono essere trasformati in frittelle o entrare in piatti regionali tipici come il “pan de mei” lombardo (caratteristico dolce regionale) oppure in ottimi risotti.
Con i frutti si realizzano ottime marmellate, conserve e gelatine.
Eccellente l’abbinamento (sciroppo, fiori, confettura) con gli asparagi, con la ricotta ed alcuni formaggi.
In alcune varietà particolari di birra si utilizzano bacche di sambuco come aromatizzante.
Note e curiosità
La tradizione popolare attribuiva al sambuco poteri contro le streghe o i demoni, ragion per cui era tenuto in considerazione non solo per gli incantesimi ma anche (legno) per la creazione di bacchette magiche.
Il nome della pianta deriva probabilmente dal greco “sambyke”, e si riferisce ad un tipo di flauto che veniva ricavato dal legno cavo della pianta.
Una bevanda commercializzata dalla Fanta, la Shokata, è realizzata con sciroppo di sambuco.
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