Ieri vi abbiamo parlato del Vin Santo toscano, e della sua produzione. Oggi siamo a Panzano, nel cuore del più grande Chianti Classico Fiorentino e tra le aziende presenti una sola usa il Sangiovese per produrre un Vin Santo Occhio di Pernice ed è appunto il Cennatoio di Leandro, Emiliano e Gabriella Alessi. Il risultato è un vino affascinane dal colore tenue con un sangiovese appena avvertibile ci apre il naso a profumi eterei e fruttati con del floreale residuo interessante.
Poi i consueti sentori passiti fruttati di albicocca e fico corredano un vino che ha molte note speziate interessanti. In bocca è giovane e dinamico con una scorrevolezza sorprendente merito di una rispettabilissima acidità.
Bevibilissimo, magari non molto persistente ma forse tra i più adatti ad abbinamenti salati inusuali per un vino di questa tipologia anche in virtù di una leggerissima ma percettibili sensazione tannica. Uve 60% Sangiovese, 10% Canaiolo, 30% Trebbiano e Malvasia.
Bevibilissimo, magari non molto persistente ma forse tra i più adatti ad abbinamenti salati inusuali per un vino di questa tipologia anche in virtù di una leggerissima ma percettibili sensazione tannica. Uve 60% Sangiovese, 10% Canaiolo, 30% Trebbiano e Malvasia.