Pompelmo (Citrus paradisi)
Francese: pomélo; Inglese: grapefruit, Spagnolo: pomelo; Tedesco: grapefruit.
Caratteristiche generali
Il pompelmo è il frutto dell’omonimo albero, appartenente al genere Citrus (famiglia Rutaceae). Si tratta probabilmente di un ibrido, ottenuto in epoche passate, tra il pomelo e l’arancio dolce, divenuto con gli anni specie autonoma.
Si presenta come un albero sempreverde alto sino ai 15 metri, ma solitamente attorno ai 5. Ha foglie lunghe, lucide e sottili e produce fiori bianchi e molto profumati. Il caratteristico frutto è un grosso globo di colore giallo, il cui diametro può spingersi sino ai 15 cm per un peso di 2kg. Appare soltanto dopo almeno 4 anni dalla piantagione dell’albero.
Varietà esistenti
Tante le varietà di pompelmo oggi sul mercato, solitamente divise in tre tipologie: rosso, rosa, e bianco. Su tutte, il pompelmo rosa, ibrido di pompelmo ed arancio, più dolce e soprattutto più colorato del pompelmo tradizionale.
Le diverse cultivar vengono classificate in base al colore della polpa (chiara o pigmentata) o alla presenza di semi. Tra le più note la Redblush, la Star Ruby e la Marsh.
Stagione e diffusione
Originario probabilmente dell’America centrale, il pompelmo fu scoperto, si ritiene, durante una spedizione alle Barbados.
Si coltiva oggi in tutto il mondo, in particolare negli Stati Uniti, anche come pianta ornamentale.
In Italia, dov’è stato introdotto negli anni ’60, lo ritroviamo soprattutto in Campania, Liguria e Sicilia.
Proprietà
100 g di pompelmo (70g di parte edibile, 26Kcal) includono:
- 6,2 g di carboidrati,
- 0,6 g di proteine,
- 0 g di grassi,
- 0,3 g di fibre,
Il frutto è ricco, inoltre, di Vitamina C, A e B, ferro e calcio. La varietà rosa è più ricca di carboidrati.
Conservazione
Il pompelmo si conserva a temperatura ambiente, sino ad una settimana, prediligendo un luogo asciutto e fresco. Una volta aperto va tenuto in frigo.
Principali impieghi in cucina
Il pompelmo è un frutto dalla polpa particolarmente succosa, di colore giallo o rosaceo in alcune varietà. Il sapore della polpa, tra l’amarognolo e l’acidulo, rende questo frutto adatto al consumo fresco o alla produzione di spremute e succhi di frutta.
Fresco è ottimo a spicchi o per accompagnare insalate. Si può tagliare a cubetti spolverandoli di zucchero, o ancora dividere il frutto in due e mangiarlo con il cucchiaino.
Il succo ben si abbina a bevande e cocktail, mentre in pasticceria ritroviamo il pompelmo prevalentemente sottoforma di sorbetti.
Da provare anche con piatti salati, abbinandolo a risotti, carni bianche (tacchino, pollo), salmone, gamberi, scampi.
Note e curiosità
L’origine del nome “pompelmo” è legata a due parole: il termine olandese “pompoen”, ovvero “grosso”, e la parola “limoes”, originaria della lingua di giava, che vuol dire “limone”.
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