Sesamo (Sesamum indicum)
Inglese: sesame; Francese: sèsame; Spagnolo: sèsamo; Tedesco: sesam.
Caratteristiche generali
Il sesamo è una pianta della famiglia delle pedialiaceae. Cresce fino ad un metro d’altezza, ha foglie lanceolate e sviluppa fiori lunghi e tubolari, di colore bianco-violaceo. Le capsule che si sviluppano dopo la fecondazione contengono una cinquantina di semi, ricchi di olio.
Si conoscono due tipologie di sesamo: bianco e nero. Per sesamo bianco si intendono i semi essiccati. In caso di tostatura, per via del caratteristico colore scuro assunto dai semi, parliamo di sesamo nero.
Stagione e diffusione
Il sesamo è una pianta annuale, originaria probabilmente dell’India ed in seguito coltivata in Africa e nell’Asia subtropicale.
Proprietà nutritive e calorie
I semi di sesamo hanno elevato potere calorico, contenendo una buona quantità di grassi (53,5%), proteine (18,6%) e carboidrati (15,6%). Rispetto ad altri semi oleosi contengono molti sali minerali e vitamina B1-B2 e PP. Quando la tostatura non è leggera si forma una sostanza potenzialmente cancerogena, il sesamolo.
I semi rappresentano dunque ottimi integratori, contenendo calcio, fosforo, tranquillanti, vitamine, acido linoleico e linolenico. Importante anche la presenza della vitamina T, benefica per la pelle e il tono muscolare.
La pianta è indicata nell’alimentazione per celiachi poichè i semi sono privi di glutine.
Principali impieghi in cucina
In cucina si ricorre sia al sesamo bianco che a quello nero.
Nella cucina siciliana il sesamo è aggiunto al pane o utilizzato per preparare gustosi biscotti e biscottini. Ma i semi sono ottimi anche con le insalate, tostati o semplici, per le impanature o svariati impasti.
In generale, il sesamo nero è utilizzato quasi esclusivamente in Estremo Oriente, dove lo ritroviamo ad esempio nel Sushi uramaki.
Il bulgogi, piatto tipico coreano a base di carne, fa abbondante uso di sesamo e olio di sesamo. Anche l’hummus, antipasto ai ceci di origine libanese, ricorre ai semi di sesamo pestati. Ancora, il goma-dofu giapponese (a base di pasta di sesamo) o il simit turco (un pane particolare ricoperto di semi di sesamo), ma la lista potrebbe continuare.
Un gustoso suggerimento vegetariano: mele cotte al sesamo.
Note e curiosità
Soprattutto in India il sesamo è pianta legata a numerose credenze religiose. I semi, ancora oggi, sono simbolo d’immortalità, ed un tempo rientravano tra le offerte da compiere durante le cerimonie funebri per agevolare la transizione del defunto nell’altro mondo. Nella letteratura e nella medicina tamil si parla del sesamo e si descrivono le benefiche proprietà del suo olio, che secondo alcuni rituali Indù sarebbe in grado di “smorzare” gli effetti nocivi di Saturno.
Sesamo deriva dal latino sesamum, ma l’etimologia si spinge fino agli assiri, tra le cui leggende cosmogoniche una delle più caratteristiche vede gli dei sul punto di creare il mondo nell’atto di bere un vino ricavato da semi di sesamo.
Pare che attualmente i semi di sesamo riscuotano un certo successo in alcune pratiche Wicca.
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