Prezzemolo (Petrolisenum hortense)
Inglese: parsley; Francese: persil; Spagnolo: perejil; Tedesco: petersilie.
Caratteristiche generali
Il prezzemolo è una pianta erbacea rustica della famiglia delle Umbrellifere che produce nel corso del suo primo anno di vita un ciuffo di foglie che insieme al gambo vengono impiegate in cucina per insaporire i cibi.
Varietà esistenti
Esistono due varietà di prezzemolo:
- prezzemolo a foglia riccia, coltivato nei paesi anglosassoni (Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti);
- prezzemolo a foglia liscia, o comune, usato in Italia e nei paesi mediterranei.
Stagione e diffusione
Il prezzemolo è una pianta rustica che cresce spontaneamente, caso in cui è perenne, se coltivata invece cresce come biennale.
E’ originario dei paesi mediterranei ma in realtà stabilirne l’origine precisa non è semplice poichè viene utilizzato praticamente in tutto il mondo.
Proprietà nutritive, calorie
Il prezzemolo è ricco di sali minerali tra cui ferro, calcio, sodio, magnesio, potassio e vitamine A, B, C e K. Stimola l’appetito e la digestione e gli vengono attribuite proprietà medicamentose come antianemico, febbrifugo, diuretico e depurativo, Tuttavia contiene alcune sostanze che a dosi eccessive possono rivelarsi nocive, soprattutto in gravidanza.
Valori nutrizionali per 100 grammi di prodotto:
Calorie: 36;
Proteine: 2.97;
Grassi: 0.79;
Carboidrati: 6.33;
Fibre: 3.3.
Conservazione
Il prezzemolo va consumato fresco. In alternativa le foglie possono essere essiccate e congelate.
Principali impieghi in cucina
Le foglie e i gambi del prezzemolo vengono usati finemente tritati per insaporire numerose pietanze: salse, antipasti, primi e secondi di pesce e carne, soprattutto nella cucina dei paesi mediterranei. E’ preferibile aggiungerlo crudo e a fine cottura per non perderne il sapore. Tra le salse a base di prezzemolo più conosciute il bagnet verd piemontese, lo zimino ligure e lo zogghiu siciliano.
Note e curiosità
Il nome prezzemolo deriva dal latino petroselium che vuol dire sedano delle pietre. I greci e romani lo usavano per incoronare i vincitori dei giochi, decorare tombe e aiuole e per i poteri terapeutici che gli venivano attribuiti, mentre il suo uso in cucina si diffuse solo a partire dal Medio Evo.