Molti e diversi sono i sali che possono essere raccolti nel mondo. Qui di seguito vi forniremo una rassegna dei maggiori sali sparsi sulla terra. Fateci poi sapere le vostre esperienze e se avete notato qualche differenza nel gusto!
Affumicato salish: Raccolto sulle coste orientali del Pacifico, si asciuga su fumo di legno di olmo rosso. Regala una nota complessa a sushi e sashimi.
BALI: Cristalli piramidali sapidi, bianchissimi, ottenuti attraverso una complessa lavorazione indigena dalla sabbia vulcanica nera.
Fiore di sale artigianale di trapani: È il velo superficiale non ancora precipitato sul fondo del bacino. In scaglie di ottimo sapore. Ideale sulle carni alla griglia.
Halen mon: A fiocco di neve, leggermente croccante. Proviene dall’isola gallese di Anglesey dove si affumica con rami di querce centenarie. Ottimo su carpacci e tartare.
Himalaya: Esiste macinato e non. È considerato «vergine» per la sua purezza. Le varie sfumature di rosa dipendono dal punto di estrazione.
Madacascar: Il più versatile. Raccolto a mano nelle saline naturali della costa dell’isola, si trova miscelato alla vaniglia bourbon (rileva i dolci al cioccolato), al lime (ideale su fritture e pesce), alle spezie (per una nota piccante).
Maras: Raccolto a 3 mila metri di altitudine sulle Ande. Contiene quasi tutti gli oligoelementi presenti nel corpo umano.
Miroir: L’enorme bacino di raccolta in Bolivia a 3.700 metri sul livello del mare crea un effetto specchio. Di sapore molto intenso, va usato con parsimonia.
Murray River: Estratto dal più importante fiume australiano, ha una sfumatura rosa albicocca per il carotene delle alghe che popolano i bacini di evaporazione. I fiocchi sono croccanti, di salinità delicata.
Sale Grigio: È il sale marino integrale. Le tracce di altre sostanze rendono il suo gusto ricco e intenso.
Viking smoked: Miscela di sale affumicato con legno di pino e pepe nero. Sapore profondo, adatto per stufati.